Le grandi dimissioni: il segnale che avvia la svolta?

Il crescente numero di lavoratori che lascia volontariamente il posto di lavoro, che in Italia ha raggiunto da aprile a giugno il numero record di 480 mila persone, ha accesso il dibattito in tutto il mondo: negli Stati Uniti l’hanno chiamato Great Resignation (Le grandi dimissioni) o Big Quit (I grandi abbandoni). 
Le chiavi interpretative sono molte, in molti casi connesse al post pandemia, ma ciò che sembra emergere con forza tra le cause è il peggioramento della qualità di vita dei lavoratori e il desiderio di scelte lavorative in cui non si debba scendere a dolorosi compromessi tra l’efficienza e il proprio benessere.(Fonte)

Modalità di lavoro miste (ufficio-casa) non progettate correttamente, ambienti di lavoro deprimenti, confusione di ruoli e responsabilità, scarsa valorizzazione del potenziale, assenza di obiettivi condivisi, difficoltà a gestire le transizioni verso nuovi processi digitali, sono alcuni aspetti che sono deflagrati negli ultimi mesi, evidenziando così l’inadeguatezza di modelli organizzativi e modalità di lavoro del passato.

Un terremoto che non può lasciare indifferenti tutte le aziende coscienti che la ricerca di produrre sempre più risultati, in sempre meno tempo, debba unirsi all’impegno concreto nel generare prosperità e benessere dei dipendenti attraverso un modo di lavorare più agile e che consenta di raggiungere un vero work-life balance.

 

Il caso Elettronica: precursori da imitare

Non mancano i casi positivi in questo scenario in rapido cambiamento. Aziende che hanno affrontato, già prima dell’emergenza Covid, il tema della crescita congiunta del business e delle persone, per cogliere la duplice opportunità di affrontare le sfide del futuro e risultare al contempo attrattive.

Il caso Elettronica, impegnata con i suoi oltre 900 dipendenti nel settore della progettazione, sviluppo e produzione di sistemi di sorveglianza strategica, difesa e contromisure elettroniche per uso navale, aereo e terrestre, è tra i più interessanti, tanto da essere stata inserita al 14 posto tra le 50 best workplace Italia 2021 e al 29 posto a livello europeo come ci ha raccontato Simone Astiaso Garcia, Vice President Engineering & Operations nel corso del workshop con Luciano Attolico dal titolo “Il viaggio verso la Lean Lifestyle Company”.
[Guarda il video nel punto in cui Simone Astiaso Garcia racconta cosa è cambiato nella qualità di vita in azienda]

Per l’azienda romana il percorso intrapreso verso un modo di lavorare orientato verso i principi di una Lean Lifestyle Company ha avuto inizio nel 2017 con una prima survey estesa a tutta l’azienda e poi con un vasto programma di formazione e di progetti individuali e aziendali che ha coinvolto circa 500 persone (il caso è descritto nel libro “Strategia Lean Lifestyle”, Hoepli 2021).

Obiettivi: ridurre le interruzioni, il multitasking e gli ostacoli ambientali per favorire il lavoro ad alta concentrazione; migliorare la gestione delle email e aumentare l’efficacia dei meeting.
Le nuove abitudini volte a rendere più agile il lavoro e migliorare il benessere delle persone sono state costruite attraverso un processo che oltre alla rimozione degli ostacoli strutturali e lo sviluppo di nuove competenze, ha previsto il costante monitoraggio degli indicatori chiave e il ricorso a feedback strutturati. Il programma si è sviluppato anche durante la fase di lavoro a distanza ed è stato adattato al nuovo contesto ricorrendo a sistemi digitalizzati per il monitoraggio e le misurazioni di performance.

Risultati concreti e misurabili

I risultati raggiunti attraverso nuove modalità di lavoro agili e ad alta concentrazione hanno incrementato le performance lavorative e al contempo innalzato i livelli di energia delle persone e ridotto lo stress, come testimoniato da Simone Astiaso, Vice President Engineering & Operations di Elettronica nel workshop “Il viaggio verso la Lean Lifestyle Company”, con Luciano Attolico, Ceo di Lenovys e autore di “Strategia Lean Lifestyle”. [Guarda il video]

Alcuni esempi di miglioramento negli indicatori usati per monitorare il programma di sviluppo:

  • Chiarezza agende meeting: dal 66% al 90%
  • Risposte a convocazioni meeting: da 74% a 89%
  • Durata riunione: da oltre 2 ore a 1 ora.
  • Puntualità riunioni: dal 59% al 82%
  • Riduzione fonti di interruzione del lavoro: -43% email; -27% telefono
  • Riduzione lead time attività nel reparto Design Solutions: da 42/38 mesi a 12/18 mesi

Se vuoi rivedere l’intera testimonianza del percorso intrapreso da Elettronica, lo trovi sul canale Lenovys, su YouTube

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