Generazione Millennials: un decalogo per attrarli e trattenerli in azienda

La sfida di attrarre e trattenere i talenti della Generazione Y, i cosiddetti Millennials nati tra il 1981 e il 1995, è strategica per un’azienda di oggi e lo sarà sempre di più in futuro.

Secondo un sondaggio Gallup, infatti, il 60% dei Millennials è aperto a una nuova opportunità di lavoro. In media avranno 4 diversi lavori prima dei 32 anni e fino a 20 nella loro vita; si prevede inoltre che nel 2025 la generazione Millennials e la generazione Z (quella dei nati tra il 1995 e il 2010) insieme saranno più della metà della forza lavoro in azienda.

Le differenze anagrafiche sono un elemento che le aziende, talvolta, hanno difficoltà a gestire: spesso, infatti, comportano altrettanti sistemi di valori, linguaggi e obiettivi che, se non affrontati in maniera adeguata, rappresentano potenzialmente un ostacolo alla produttività e all'efficienza e, quindi, al successo del business.

È per questo motivo che abbiamo elaborato un decalogo – in coerenza con la nostra metodologia Lean Lifestyle® – che fornisce ad aziende e manager indicazioni utili per gestire al meglio, fin dalla fase di selezione, le donne e gli uomini Generazione Y.

1. CULTURA E VALORI

Il primo aspetto è relativo alla comunicazione della cultura e dei valori aziendali, ai quali i Millennials sono molto attenti, già in fase di selezione.
Lo spirito di un’impresa è importante, e lo è ancora di più per i Millennials , che cercano nell’azienda in cui lavorano un senso di appartenenza rispetto alla società in cui viviamo. È fondamentale, quindi, esplicitarlo fin dal primo colloquio di selezione.

2. WORKLIFE BALANCE

Il bilanciamento tra vita privata e vita lavorativa è un elemento molto considerato dai Millennials che considerano prioritari aspetti come essere un buon genitore, fare un buon matrimonio e aiutare altre persone sul lavoro. Preferiscono rinunciare a un aumento piuttosto che sacrificare troppo il tempo libero: per soddisfare queste preferenze, e proporsi come luoghi di lavoro allettanti, le organizzazioni devono comunicare e dimostrare in modo efficace il loro impegno verso un buon rapporto tra vita e lavoro con orari di lavoro flessibili, possibilità di lavorare da remoto e ferie lautamente retribuite.

3. BENEFIT PERSONALIZZATI

La società moderna è caratterizzata da una fluidità tra vita privata e lavoro mai vista prima, che comporta – per le aziende e gli operatori del settore – la necessità di prevedere sempre più iniziative volte al benessere e alla crescita della persona, non solo nella dimensione lavorativa.
È importante quindi offrire benefit e personalizzati, orientati a sostenere gli interessi e le aspirazioni personali. Più i dipendenti sono soddisfatti dei servizi welfare offerti, più saranno inclini a identificarsi con l’azienda per cui lavorano, con vantaggi in termini di clima lavorativo, produttività e risultati.

4. CURA DELL’INNOVAZIONE

I Millennials sono abituati ai cambiamenti dettati anche dal progresso delle nuove tecnologie e hanno bisogno di sentirsi parte di una realtà aziendale orientata all’innovazione continua attraverso strumenti concreti e specifici, come per esempio gli incubatori di idee, nati per sviluppare processi e metodologie e dare concretezza al concetto di innovazione.

5. CLIMA COLLABORATIVO

I Millennials vogliono sentirsi parte di qualcosa di più grande e tendono a valorizzare la collaborazione in team più delle generazioni precedenti. Preferiscono lavorare in una cultura collaborativa piuttosto che competitiva perché amano sentirsi parte di un gruppo. È opportuno, quindi, affidare loro progetti da sviluppare insieme e che richiedono una stretta collaborazione, in modo da accrescere il loro senso di appartenenza all’azienda e farli sentire integrati e valorizzati.

6. SVILUPPO DELLE COMPETENZE

I Millennials preferiscono i vantaggi legati allo sviluppo personale rispetto ai premi finanziari per questo il tema dello sviluppo delle competenze è cruciale. Considerano, infatti, il lavoro più che un semplice modo di avere uno stipendio perché vogliono sviluppare abilità e apprenderne di nuove. La formazione è vista come una questione di crescita personale e legata non più di tanto a un discorso economico ed è possibile attuarla sia con la formazione d’aula e sia attraverso un adeguato utilizzo della job rotation.

7. OBIETTIVI PRECISI

I Millennials desiderano obiettivi per cui valga la pena impegnarsi e hanno bisogno di stimoli continui e di precise sfide da superare. Non sono abituati a lavorare per attività e quindi non amano il badge da timbrare. È cruciale quindi costruire un’organizzazione del lavoro che valorizzi questi orientamenti e utilizzi la loro forza propulsiva.

8. FEEDBACK COSTANTI

Un elemento cruciale per i Millennials è il bisogno di ricevere costantemente feedback. Desiderano sapere se e come migliorare in quanto sono molto attenti allo sviluppo delle proprie competenze ed è quindi fondamentale per le aziende prevedere momenti di allineamento e orientare il management a rapportarsi costantemente con i giovani professionisti.

9. UN UFFICIO STIMOLANTE

I Millennials sono degli esteti e desiderano luoghi di lavoro che, anche dal punto di vista architettonico, favoriscano la circolazione delle idee. Le aziende devono quindi creare ambienti flessibili, collaborativi e personalizzati dove i giovani possono riconoscersi e sentirsi a casa attraverso aree ricreative, zone per lavorare in team e ad alta concentrazione. Importante studiare anche le relazioni e le interazioni che avvengono tra diversi uffici e funzioni per incrementare il loro benessere e la loro produttività.

10. LEADER E NON CAPI

Desiderano lavorare ‘con qualcuno’ e non ‘per qualcuno’ e quindi apprezzano una leadership collaborativa che agevoli il trasferimento delle conoscenze e non una leadership direttiva. Le aziende devono quindi puntare a manager che sappiano essere mentori, abbiano la capacità di delegare e di sviluppare le competenze dei loro collaboratori più giovani.

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