Investire sul fattore umano o Industry 4.0 ?

“L’Industry 4.0 non ci porterà sulla Luna! Non facciamoci incantare dallo slogan 4.0 perché  rischiamo di fare la solita cosa all’italiana fatta male! Quindi, se mi chiedessero: vuoi avere la migliore azienda al mondo che fa 4.0 o la migliore di Europa che fa la Lean? Non ci penserei neppure un minuto e vi dico che mi basterebbe essere il migliore ad applicare la Lean in Italia”.

Paolo Streparava, Amministratore Delegato del Gruppo Streparava, azienda da 159 milioni di euro, specializzata nella fornitura di sistemi sospensione e powertrain per il settore automotive, è un esempio di imprenditore con una chiara visione di come introdurre l’automazione nei processi industriali.

Il suo pensiero lo ha ben chiarito anche nell’intervento sul palco dell’Executive Master Lean Lifestyle® 2017 appena concluso e in cui è stata ribadita la centralità del benessere del fattore umano nello sviluppo e nella crescita delle aziende.

 

Il Gruppo Streparava da tempo ha scelto i principi Lean e quindi ha messo al centro del suo agire il valore per il cliente, la crescita e lo sviluppo delle competenze e del benessere delle persone in azienda, l’ottimizzazione e la riduzione degli sprechi nei processi.

In un recente articolo pubblicato da Il Sole 24oresi evidenzia come, nell’ambito del progetto di applicazione delle metodologie Lean, il Gruppo Streparava ha varato un progetto di formazione rivolto sia al livello produttivo sia al livello manageriale con l’obiettivo di ottimizzare i flussi e ridurre gli sprechi. Grazie a questa operazione – e alla maggiore efficienza dei processi – nel 2016 il valore del magazzino è sceso di 4 milioni (era 20 milioni nel 2015, 16 nel 2016).

Parallelamente ci sono state ricadute positive sui lavoratori in relazione alla sicurezza dei luoghi di lavoro e a una riduzione degli infortuni.

Nel triennio 2017-19 il gruppo prevede investimenti per circa 25 milioni, destinati all’acquisto di impianti e macchinari ma il numero dei dipendenti in questi anni è in continua crescita (si contavano 607 unità nel 2015, 700 nel 2016, e si supera la quota dei  760 nell’anno in corso -2017-). A beneficio dei dipendenti, inoltre, sono stati attivati numerosi strumenti di welfare aziendale, raccolti nel primo Report di sostenibilità 2016.

 

 

 

 

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